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#Blue Team Italia   giovedì 8 marzo 2018
RIDATECI IL DIRITTO DI COMPETERE A LIVELLO EUROPEO!

Graphics: Elpidio Orsomando
In una lunga intervista rilasciata dal Consigliere Federale Fabio Tortosa a IFL Magazine, la Federazione ha di fatto spiegato la penosa situazione del football americano a livello internazionale, con la querelle iniziata nel 2015 e legata alle dimissioni date e poi ritirate da Tommy Wiking alla Presidenza di IFAF (International Federation of American Football). La spaccatura politica dell’organizzazione internazionale ha da allora dato vita a due enti paralleli, denominati IFAF New York e IFAF Paris, dalla sede stabilita in occasione delle due assemblee generali tenute separatamente. L’Italia, come spiegato da Tortosa, ha scelto sin da subito di mantenere una posizione di neutralità, insieme ad Austria e Serbia, tentando anche una mediazione nel novembre 2016, con una riunione tenutasi a Roma e aperta ai membri di entrambe le fazioni. L’obiettivo era quello di proseguire le attività agonistiche, fintanto che il CAS (il tribunale arbitrale dello sport) non avesse emesso la propria sentenza al riguardo. Purtroppo, ogni tentativo di derimere la questione è stato vano e la FIDAF ha ribadito la propria volontà di non schierarsi per nessuna delle due fazioni, partecipando altresì alle competizioni già in calendario: i Campionati del Mondo di Flag Football di Miami (estate 2016, organizzati da IFAF New York), il Torneo di Qualificazione Europea di Lignano Sabbiadoro (programmato e approvato prima della scissione, settembre 2016) vinto dalla nostra Nazionale che, di fatto, si è così conquistata il diritto di partecipare alla fase finale dei Campionati Europei; i Campionati Europei di Flag Football di Madrid e quelli di tackle Junior di Parigi (a firma IFAF Paris, luglio e settembre 2017).

Il resto è cronaca di questi ultimi giorni: il CAS pare (perché ancora la sentenza non è stata resa pubblica) aver dato ragione a IFAF New York, cancellando tutto quanto fatto dalla controparte a far data dalla presentazione della domanda di intervento del tribunale arbitrale. Poco prima che questo risultato venisse annunciato da Richard McLean, l’attuale Presidente di IFAF New York e, a questo punto, dell’unica IFAF ufficialmente riconosciuta a livello internazionale, Austria e Francia, hanno deciso improvvisamente ed inaspettatamente di aderire al progetto di McLean, ‘obbligati’ dalla necessità di dimostrare ai propri governi, che finanziano le rispettive federazioni, di essere parte di un movimento riconosciuto e in procinto di organizzare una manifestazione di caratura europea. Si può parlare di Campionato Europeo? A nostro avviso no, perché il torneo in programma ad Helsinki ad inizio agosto è, di fatto, un torneo “ad inviti”, che non tiene conto del ranking internazionale guadagnato sul campo. Alle 4 nazioni già iscritte (Finlandia, Gran Bretagna, Danimarca e Svezia) sono state aggiunte in fretta e furia Austria e Francia, raggiungendo il numero auspicato e probabilmente “chiuso” di 6 team partecipanti. E l’Italia? Nell’imbarazzo generale, pare che il nostro Paese sia stato escluso per ragioni squisitamente “politiche” e attualmente al vaglio degli avvocati della FIDAF. La richiesta di partecipare e di disputare, eventualmente, uno spareggio con la Gran Bretagna (che occupa l’ottava posizione nel ranking, dietro all’Italia) è stata rifiutata dal Segretario Generale di IFAF, Andy Fuller che, guarda caso, è proprio inglese…

E’ chiaro che dopo i tanti investimenti e l’enorme impegno profuso da tecnici, atleti e dirigenti del nostro Blue Team, la Fidaf non possa stare a guardare ed è intenzione immediata quella di appellarci a CONI, CIO e allo stesso CAS perché intervengano con decisione nei confronti di IFAF per quello che, riteniamo, sia un vero e proprio abuso di potere.

Nel frattempo lo sdegno si è diffuso per tutto il Paese e i tanti appassionati hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione sul web riassumibile nella frase, diventata virale: “Give us back the right to compete at European Level”. Ridateci il diritto di competere a livello europeo: lo abbiamo guadagnato con fatica e impegno sul campo!



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