Giornata di finali europee a Bologna, nello splendido impianto Cavina messo a disposizione dal Comune e dalla locale Polisportiva, cornice ideale per questo Campionato Europeo U19 di Gruppo B.
Ad aprire le danze, Spagna e Gran Bretagna, uscite sconfitte in semifinale rispettivamente contro l’Italia (24 a 0) e contro la Finlandia (22 a 11) ed impegnate nel primo pomeriggio nella finalina per il terzo e quarto posto.
Primo drive offensivo assegnato dal coin toss alla Gran Bretagna, che dopo il kick off inizia le proprie manovre dalle proprie 26 yard. I britannici optano per i giochi di corsa, subito efficaci, che combinati ad una penalità di 15 yard li portano rapidamente in red zone. La difesa iberica, tuttavia, regge, consentendo solo un field goal, anch’esso però bloccato. Nulla di fatto, dunque, e palla alla Spagna per il primo drive d’attacco. L’offensive coordinator britannico sceglie di andare per le vie aeree, ma il QB Paul Singleton Planas non è preciso, pur dimostrando di avere un buon braccio, e si va al punt senza che ci sia alcun guadagno. L’inerzia offensiva del Team GB viene spezzata nel drive successivo da un fumble, che restituisce la palla agli Spagnoli dalle proprie 12 yard, poi arretrata sulle 7 per un fallo. Due azioni e i britannici ricambiano il favore, ricoprendo a loro volta un fumble e tornando dunque in attacco in ottima posizione di campo. C’è parecchia rivalità tra queste due squadre e fioccano i falli, per lo più contro la Spagna e con 4 tentativi a 3 yard dalla endzone la Gran Bretagna non può farsi sfuggire l’occasione ed è il runningback Alfie Michael Birks, schierato in posizione di quarterback, ad incaricarsi di mettere i primi punti a referto. Il kicker, James Aubrey-Williams calcia tra i pali per la trasformazione da un punto e la Gran Bretagna passa in vantaggio, 0-6, quando termina il primo quarto di gioco.
Ancora la Gran Bretagna a segno nel secondo quarto, con una bella corsa di Christopher Gbenla in endzone. Il calcio di trasformazione viene bloccato dalla difesa spagnola: 0-13. La Spagna non riesce a trovare continuità in attacco e un intercetto la costringe ad un nuovo cambio di possesso, senza aver avuto ancora la possibilità di rendersi veramente pericolosa. Continuano gli errori e un secondo, sanguinoso intercetto da parte di Fraser Holden del Team GB riporta i britannici in red zone. Questa volta, tuttavia, la difesa iberica fa buona guardia e il drive si ferma con l’ennesimo fumble di giornata sulle 15 yard difensive. La prima, bella giocata offensiva degli spagnoli arriva grazie ad un gran passaggio di Singleton Planas per Gonzalez Moreno, che porta i suoi sulle 40 yard offensive, ma di nuovo ogni ulteriore tentativo si infrange contro la difesa della Gran Bretagna e gli errori commessi nel gioco aereo. Sono sempre le difese sugli scudi in questa frazione di gioco, ed un altro intercetto, questa volta di Eric Gracia Zapata, rompe le uova nel paniere degli inglesi per il quinto cambio di possesso consecutivo di questo secondo quarto. Quando manca poco più di un minuto alla pausa di metà partita, gli spagnoli si affacciano per la prima volta nella red zone per poi accorciare le distanze con un TD pass di Marc Novella Atienza per Jorge Garcia-Valcarcel Patiño e con la trasformazione di Alvarez Gallardo: 7-13 e partita riaperta. Poco prima del fischio arbitrale, azione spettacolare degli spagnoli che segnano un altro TD in ricezione acrobatica in endzone. Gli arbitri, però, ravvisano un’interferenza offensiva e la possibilità di pareggiare o sorpassare la Gran Bretagna prima dell’half time sfuma. Da segnalare l’espulsione dl Fraser Holden per un doppio fallo personale, che priva la Gran Bretagna di una importante pedina difensiva.
La partita riprende e a leggere i numeri, magistralmente forniti in tempo reale dal Servizio Nazionale Statistiche della FIDAF, il primo dato che salta agli occhi è quello relativo alle penalità: sono ben 100 le yard perse dalla Gran Bretagna contro le 41 della Spagna. Ed è la Nazionale spagnola a ripartire in attacco, ma senza riuscire a superare le metà campo avversaria. La Gran Bretagna torna invece ad allungare con un TD pass di Bailey Russel Man per Sebastian Harris, poi trasforma da due con uno schema fotocopia della prima segnatura, e Alfie Birks che punisce la difesa iberica in posizione di quarterback: 7-21. La partita sembra decisamente prendere la via inglese, con la Spagna che non riesce a trovare varchi, e l’attacco britannico che macina gioco soprattutto di corsa per poi tornare in endzone con un altro TD pass, nuovamente per le mani di Sebastian Harris, atletico ed acrobatico ricevitore bianco-blu. Calcio di trasformazione a segno: 7-28. La partita entra nell’ultima frazione di gioco, con la Gran Bretagna in controllo (303 le yard offensive guadagnate, contro le 203 degli avversari) ed estremamente aggressiva (anche troppo, a dire la verità). La Spagna però non molla e con coraggio e un drive ben disegnato varca per la seconda volta l’endzone britannica con una ricezione di Jorge Garcia-Valcarcel Patiño e relativa successiva trasformazione di Alvarez Gallardo: 14-28.
Caldo e stanchezza si fanno sentire, il gioco perde un po’ di intensità e sono le difese a tornare protagoniste, fino al fischio finale che regala il terzo gradino del podio alla Gran Bretagna e l’ottavo posto nel ranking europeo alla Spagna.
Ph. Credits: @Giulio Busi