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#Comunicati   sabato 4 gennaio 2020
Underdogs Bologna Regine d'Italia!

Ph. Credits: Giiulio Busi
Spettacolo al femminile questa sera al Velodromo Vigorelli di Milano, dove è andato in scena il Rose Bowl, ovvero la finalissima del Campionato Italiano femminile di football americano (CIFAF). Di fronte le Underdogs Bologna, sei volte finaliste, e le esordienti Apuania Unicorns di Massa Carrara, rivelazione del Campionato. Davanti ad un ottimo pubblico, le “valkirie” del football italiano hanno giocato senza risparmiarsi, rispettando pienamente il percorso tecnico che le ha viste, giustamente, approdare a questa finale.

Sono le bolognesi a vincere il coin toss e la decisione è quella di partire in attacco. Primo snap e Chiara Mingozzi corre benissimo oltrepassando la metà campo. Un’altra breve corsa e poi, su lancio di Costanza Alberighi, la Mingozzi completa il primo capolavoro della serata varcando la endzone e mettendo a referto i primi punti per Bologna. La trasformazione non riesce: 6 a 0. Entra in campo l’offense delle Unicorns, che devono immediatamente reagire allo “schiaffone” ricevuto in poco meno di due minuti dal fischio iniziale. Le ragazze di Massa si affidano al running game ma la difesa bolognese fa buona guardia e il drive finisce con un punt. Ancora molto aggressive in attacco le Underdogs, che macinano yard e poi mettono a segno il primo “big game” della partita con una corsa di 59 yard di Chiara Mingozzi, al secondo TD personale della serata. Ancora una volta, la trasformazione non va a buon fine e il punteggio si ferma sul 12 a 0. Le Unicorns rispondo immediatamente con una gran corsa di Vanessa Cardenas che alla prima azione del drive guadagna il primo down. Ma l’effort offensivo termina qui, perché la difesa bolognese alza un muro e restituisce la palla al proprio attacco sulle 40 yard di Massa. Prima un fallo e poi uno snap sbagliato, però, ristabiliscono le distanze e le Underdogs si trovano a dover ripartire dalle proprie 35 yard. Le Underdogs optano per il gioco aereo e il campo dà loro ragione perché il guadagno di terreno si fa importante. Le bolognesi entrano in red zone quando gli arbitri chiamano il cambio campo per la fine del primo quarto di gioco. E’ ancora Chiara Mingozzi, con una corsa, a punire la difesa di Massa e a mettere a segno il suo terzo TD: 18 a 0, con un’altra trasformazione mancata. Le Unicorns non riesco ad andare oltre un primo down, perché Giada Zocca intercetta l’ovale indirizzato alla Cardenas e corre fino in endzone per il 24 a 0, che diventa 26 a 0 con la trasformazione da 2 punti su pass di Giada Mengozzi. Nessuno, alla vigilia, poteva aspettarsi un punteggio del genere a questo punto della partita, e certamente non se lo aspettavano le Unicorns che ora devono provare immediatamente a reagire se vogliono sperare di poter lottare per il titolo. Ci provano di corsa, affidandosi alle gambe della Cardenas e di Ilaria Adami. E’ Angelica Vannozzi a sbloccare il risultato per Massa, con una corsa centrale di 5 yard. Anche in questo caso, la trasformazione non va a buon fine: 26-6. L’inerzia sembra essere cambiata, la difesa delle Unicorns mette enorme pressione e costringe le Underdogs al fumble a poche yard dalla propria endzone. Occasione ghiottissima per ridurre ulteriormente le distanze, quando mancano 2 minuti all’intervallo di metà partita, ma occasione persa perché la difesa bolognese compie un capolavoro e blocca ogni ulteriore iniziativa offensiva delle avversarie. Le squadre vanno negli spogliatoi a punteggio invariato, dopo un ultimo bel drive offensivo delle Underdogs, che però non ha portato ad aumentare il loro vantaggio.

Si riparte con le Unicorns in attacco e subito la Cardenas mette in chiaro le cose, prendendo con due stupende corse due primi down consecutivi, alternandosi con Ilaria Adami per un running game che in questo avvio del terzo quarto di gioco si dimostra particolarmente efficace. Ed è proprio la Adami a mettere a segno uno splendido TD dopo una corsa ubriacante di 43 yard. La stessa Adami si occupa della trasformazione da due punti e il gap si riduce: 26 a 14. Le Underdogs tornano in campo con il proprio attacco ma, un altro brutto errore sullo snap costringe le bolognesi a ripartire dalle proprie 20 yard. Ci pensa però Chiara Mingozzi a sistemare le cose e con una reverse splendidamente eseguita rimette in gioco l’attacco consentendo la chiusura di un down che pareva impossibile. A poco meno di un minuto dalla fine del terzo quarto, le Underdogs allungano con una QB sneak di Costanza Alberighi: 32 a 14, dopo il fallimento della trasformazione. Le Unicorns non mollano ed è ancora la Cardenas sugli scudi: a lei ed alle sue gambe si affida l’attacco delle toscane, che continua a preferire il running game al gioco aereo, sin qui poco produttivo. Si cambia campo e si entra nell’ultima frazione di gioco con le Unicorns sulle 50 yard. Ilaria Adami macina yard, imitata da Angelica Vannozzi. Un fallo di holding rimanda indietro le toscane, che però non mollano e con Ilaria Adami arrivano ad un soffio dalla endzone. Incredibile la difesa delle Underdogs che riescono a sventare anche questa minaccia, negando l’accesso all’endzone alla Cardenas al quarto tentativo! Primo snap offensivo e Giada Zocca corre per 99 yard e segna un fantastico TD, che però viene clamorosamente annullato per una serie di falli…resta il bellissimo gesto atletico per questa giocatrice che ha fatto la storia di questo sport in Italia. Gli arbitri chiamano i due minuti dalla fine della partita e sulle tribune parte la festa dei tifosi bolognesi, che dopo 5 tentativi falliti finalmente sentono profumo di scudetto. Il cronometro corre, sulla sideline delle Underdogs cominciano ad abbracciarsi, la Alberighi si inginocchia e la partita finisce qui: 32 a 14 e titolo assegnato per la prima volta nella storia al team di Bologna. Onore alle Unicorns, capaci di arrivare fino in fondo alla loro prima partecipazione al Campionato Italiano, disputando una stagione esaltante e divertendo il pubblico anche questa sera.

MVP della finale, Chiara Mingozzi, delle Underdogs Bologna.

Ph. Credits: Giulio Busi