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#Appuntamenti   domenica 4 settembre 2016
Italia Bella e Vincente a Lignano Sabbiadoro

Finalmente le tribune dello Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro (UD) si riempiono e quando risuona l’Inno di Mameli tensione ed emozioni sono palpabili. A preparare l’atmosfera delle grandi occasioni ci ha pensato la Nazionale U15 di Flag Football, fresca Campione d’Europa e giustamente premiata in campo tra gli applausi scroscianti del pubblico. Un’impresa, quella compiuta dai ‘terribili’ ragazzini di coach Mauro Mondin, la stessa cui sono chiamati gli atleti del Blue Team questa sera. La posta in palio è un posto per tornare tra le grandi d’Europa, quelle del Gruppo A. 

Parte in attacco la Serbia, ma la difesa azzurra la costringe subito al punt. Il primo drive d’attacco azzurro promette scintille: l’asse Zahradka-Cotrone-Ricciardulli porta ad un forte guadagno di terreno ma senza riuscire a finalizzare. La Serbia capisce subito, però, che non sarà affatto facile questa sera. Sul drive successivo dei serbi, un fumble riconsegna l’ovale all’attacco azzurro sulle 17 yard offensive e dopo 3 tentativi andati a vuoto il coaching staff gioca la carta Stefano Di Tunisi per il field goal, nel frattempo arretrato per un fallo, dalle 33 yard. Arrivano i primi punti: Italia 3 – Serbia 0. 

La reazione dei serbi non riesce ma la difesa aggiusta il tiro e impedisce all’attacco azzurro di guadagnare terreno. Il primo quarto di gioco termina con un sack sanguinario di Simone Bernardoni su David Lukić, bissato due azioni dopo ancora da Bernardoni e Diego Gennaro
Il sostanziale equilibrio si spezza grazie ad una bomba di Zahradka su Marco Podavitte che porta l’Italia ad un passo dalla goal line con una spettacolare ricezione in tuffo. Il TD arriva grazie ad un altro gran passaggio del QB azzurro su Tommaso Finadri, direttamente in endzone. Di Tunisi non sbaglia e il tabellone dice 10 a 0 Italia!

A metà del secondo quarto la Serbia mette paura all’Italia, avanzando rapidamente sul campo grazie a due bellissime ricezioni di Stefan Ɖurić prima e Miloš Kolibar poi. Ma la difesa azzurra non ci sta e Vince Romano mette fine alle velleità offensive dei serbi, costringendoli al turnover. Neanche il tempo di gioire, che Zahradka viene intercettato da Ivan Radojičić, annullando la possibilità di aggiungere punti sul tabellone.
Prima dell’intervallo c’è il tempo di un tentativo di field goal dei serbi dalle 40 yard, che non va a buon fine e il punteggio resta sul 10 a 0.

Half time show ad opera di Federcheer e del team BCM, squadra di Malcontenta (VE), seguite dal Team Da Beat Fusion di Rosà (VI), capaci di due esibizioni acrobatiche di ottimo livello e molto applaudite dal pubblico.

L’Italia riparte in attacco e tempo pochi minuti fa saltare il pubblico in piedi grazie ad un’altra spettacolare ricezione, questa volta di Michele Marchini. Di Tunisi trasforma e siamo 17 a 0. La Serbia è stordita, fatica a capire come contenere gli azzurri, assoluti padroni del campo ora, sia di corsa che per le vie aree. La difesa stringe ancora di più i ranghi e frena le ambizioni della Serbia con interventi decisi che costringono rapidamente al cambio di possesso. Sul finire del terzo quarto, un altro tentativo di field goal della Serbia finisce fuori dai pali.
Louis Cotrone fa un numero dei suoi, riuscendo in modo rocambolesco a chiudere un down che sembrava ormai perso. Ma la Serbia mette pressione al QB azzurro, costringendolo all’errore e vanificando il tentativo di arrotondare il punteggio. Allo scadere, brutto colpo per gli azzurri che subiscono l’espulsione di Federico Forlai per un fallo di targeting. Tra gli atleti di coach Giuliano comincia a calare la concentrazione e volano ripetutamente le flag degli arbitri, consentendo ai serbi di avvicinarsi pericolosamente per la prima volta alla goal line italiana. Una serie di azioni personali del QB David Lukić porta la Serbia in touchdown per la prima volta questa sera e sul tabellone, dopo l’extra point ad opera di Darko Klasan, scompare lo zero: 17-7.

Adesso la Serbia fa paura, Lukić pare aver cambiato marcia ed aver preso letteralmente l’intera squadra sulle sue spalle. L’offense macina gioco e quando mancano 3 minuti alla fine del match la difesa azzurra sembra non riuscire più a contenere l’impeto dei serbi. Il touchdown che riapre pericolosamente l’incontro arriva con un lancio perfetto in endzone su Filip Nedelijković. La trasformazione va a segno e il punteggio è ora di 17 a 14. Adesso il pubblico si scalda, e l’Italia si affida alle gambe di Cotrone per guadagnare terreno e far correre il cronometro. Manca un minuto alla fine del match, un minuto per continuare a sognare in grande…allo Stadio Teghil il pubblico lo sa, lo sente, e trascina letteralmente il Blue Team alla vittoria. 

L’Italia si aggiudica meritatamente il Torneo di Qualificazione Europea e corona così 3 anni di intenso lavoro e preparazione. L’anno prossimo sarà sfida contro la Danimarca, ma adesso l’Europa che conta è più vicina. La cerimonia di premiazione vede scendere in campo anche la Città di Lignano Sabbiadoro, grazie al Vice Sindaco Vico Meroi, partner perfetti di questo indimenticabile evento, che consegna nelle mani della Serbia il trofeo del secondo posto. E’ Goran Nisavic, Presidente di IFAF Europe a premiare invece gli azzurri e a calare il sipario su questa 3 giorni di grande football.

LET’S GO BLUE TEAM….EUROPE’S CALLING!

MVP della partita: LOUIS COTRONE
MVP Torneo: LUKE ZAHRADKA